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![]() KENNEDY, JOHN FITZGERALD (Brookline 1917 - Dallas 1963). Politico statunitense, presidente (1961-1963). Di ricchissima e potente famiglia cattolica del Massachusetts, valoroso combattente nella Seconda guerra mondiale, membro della Camera dei rappresentanti nel 1947, quindi senatore democratico nel 1953, per candidarsi alla presidenza nel 1960 dovette superare due limiti: la giovane età e la religione. Mobilitando una macchina propagandistica senza precedenti, ottenuta la candidatura a pieni voti, batté il repubblicano R. Nixon, per due mandati vicepresidente di Eisenhower. Sulla base dell'ideologia della nuova frontiera e grazie a un gruppo di eccezionali collaboratori (il fratello Robert, R. S. McNamara, A. M. Schlesinger, Mc George Bundy, Dean Rusk, Walter Rostow), impresse una spinta di novità e freschezza nella vita politica americana. Nel 1961 fu annunciata la creazione dei Peace Corps (Corpi della pace), gruppi di volontari per realizzare programmi economici, educativi e sociali nei paesi sottosviluppati, che due anni dopo erano presenti in 46 paesi, mentre nei confronti dell'America latina fu varato il piano noto come Alleanza per il progresso. Verso l'Urss Kennedy alternò fermezza e disponibilità alla distensione. Promosse il rafforzamento della potenza offensiva statunitense, intensificando ed estendendo il programma missilistico, potenziò le forze armate tradizionali, l'aviazione e la marina e approvò un forte aumento degli investimenti riguardanti la ricerca spaziale con il varo del piano "Apollo". Dopo il fallito tentativo dell'invasione di Cuba alla baia dei Porci e il conseguente avviò da parte dell'Urss della costruzione delle basi missilistiche sull'isola (crisi dei missili), decretò il blocco navale dei rifornimenti stranieri a Cuba, embargo ancora in atto negli anni novanta. D'altra parte partecipò ai colloqui di Berlino con Chruscëv (1962), realizzò il primo accordo per la vendita delle eccedenze di grano all'Urss, istituì la "linea rossa" per il collegamento diretto fra i vertici delle due superpotenze, favorì l'accordo di Ginevra fra le fazioni che si contendevano il potere nel Laos, negoziò e ratificò il trattato contro gli esperimenti nucleari nell'atmosfera (1963), ma decise anche la presenza di "consiglieri militari" a sostegno del Vietnam del sud contro la guerriglia vietcong, primo passo del tragico coinvolgimento Usa nella "sporca guerra". Sul versante interno Kennedy varò programmi di assistenza sociale e per i diritti civili dei neri, di cui fece approvare l'integrazione in campo scolastico negli stati segregazionisti del sud. Il suo attivismo e la sua energia innovativa gli attirarono l'ostilità delle forze oscure, militariste e retrive degli Stati Uniti: fu assassinato il 22 novembre 1963 da Harry Lee Oswald, in circostanze mai del tutto chiarite, sollevando una commozione senza precedenti in tutto il mondo. P. D'Attorre |
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